Mentre allegri giocavano, nel cielo apparve un bagliore come lampi
di fulmini, per cui preoccupati per un possibile temporale in arrivo,
decisero di ridiscendere la collina per portare il gregge al riparo.
A metà strada dal pendio, vicino ad un leccio, la luce sfolgorò ancora
e pochi passi più avanti videro una bella Signora vestita di bianco
ritta sopra il leccio, era tutta luminosa, emanante una luce sfolgorante;
si trovavano a poco più di un metro e i tre ragazzi rimasero stupiti
a contemplarla; mentre per la prima volta la dolce Signora parlò
rassicurandoli: “Non abbiate paura, non vi farò del male”.
Il suo vestito fatto di luce e bianco come la neve, aveva per cintura
un cordone d’oro; un velo merlettato d’oro le copriva il capo e le spalle,
scendendo fino ai piedi come un vestito; dalle sue dita portate sul petto
in un atteggiamento di preghiera, penzolava il Rosario luccicante
con una croce d’argento, sui piedi erano poggiate due rose.
A questo punto la più grande di loro, Lucia, chiese alla Signora
“Da dove venite?” “Vengo dal Cielo” e Lucia “Dal cielo! E perché
è venuta Lei fin qui?”, “Per chiedervi che veniate qui durante
i prossimi sei mesi ogni giorno 13 a questa stessa ora; in seguito
vi dirò chi sono e cosa desidero, ritornerò poi ancora qui una settima volta”.
E Lucia, “E anch'io andrò in cielo?”, “Si”, e “Giacinta?”, “anche lei”, “
e Francesco?”, “anche lui, ma dovrà dire il suo rosario”.
La Vergine poi chiese: “Volete offrire a Dio tutte le sofferenze che
Egli desidera mandarvi, in riparazione dei peccati dai quali
Egli è offeso, e per domandare la conversione dei peccatori?”.
“Si lo vogliamo” rispose Lucia, “Allora dovrete soffrire molto,
ma la Grazia di Dio sarà il vostro conforto”.
E dopo avere raccomandato ai bambini di recitare il rosario tutti
i giorni, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra,
la Signora cominciò ad elevarsi e sparì nel cielo.
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