domenica 10 giugno 2012

Innamorati, e non “lo” lascerai

Qual è il segreto della perseveranza? L'Amore. —Innamòrati, e non “lo” lascerai. (Cammino, 999) 


Mi fa tremare quel passo della seconda lettera a Timoteo, in cui l'Apostolo si duole della fuga di Dema a Tessalonica attratto dalle seduzioni del mondo... Per una bagattella, e per paura delle persecuzioni, un uomo che san Paolo in altre lettere cita tra i santi, ha tradito l'impresa divina. 
Mi fa tremare, conoscendo la mia piccolezza; e mi porta a esigere la mia fedeltà al Signore anche nelle occasioni che possono apparire indifferenti, perché, se non mi servono per unirmi di più a Lui, non ne voglio sapere! (Solco, 343) 


Hai una povera idea del tuo cammino se, nel sentirti freddo, credi di averlo perduto: è l'ora della prova; per questo ti sono state tolte le consolazioni sensibili. (Cammino, 997) 


Benedetta perseveranza dell'asinello di nòria! —Sempre allo stesso passo. Sempre gli stessi giri. —Un giorno dopo l'altro: tutti uguali. Senza di ciò, non vi sarebbe maturità nei frutti, né freschezza nell'orto, non avrebbe aromi il giardino. Porta questo pensiero alla tua vita interiore. (Cammino, 998)
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