La Chiesa ha ben appreso questa lezione e ha distribuito la preghiera dei Salmi, che è la sua preghiera ufficiale, in quelle determinate ore. Il libro della liturgia delle ore è il risultato di questo insegnamento. Sarà opportuno ripercorre i luoghi biblici più importanti a riguardo.
Possiamo però anticipare, dicendo che i tempi della preghiera cristiana sono: il mattino, la sera, la notte e le ore cosiddette terza, sesta e nona.
La giornata del cristiano si apre con la preghiera: la vita quotidiana viene così offerta e consacrata a Dio; il lavoro e la fatica vengono presentati sull’altare del proprio cuore fin dal mattino come un sacrificio gradito a Dio. Per il cristiano non c’è nulla di profano e le opere quotidiane non si esauriscono nella loro causa contingente, ma acquistano un valore anche davanti a Dio, oltre che davanti agli uomini per i quali esse vengono compiute. Ciò che valorizza le opere della giornata in una dimensione soprannaturale è appunto la preghiera del mattino con la quale si chiede a Dio di illuminare e fecondare la fatica del giorno.
La preghiera del mattino è esplicitamente richiesta dalla Bibbia: “Fin dal mattino ti invoco e sto in attesa” (Sal 5,4); “Al risveglio mi sazierò della tua presenza” (Sal 17,15); “Al mattino giunge a te la mia preghiera” (Sal 88,14); “Saziaci al mattino con la tua grazia” (Sal 90,14).
La liturgia delle ore risponde a questa esigenza con la preghiera delle Lodi mattutine.
La sera, ossia a conclusione della giornata lavorativa, la Bibbia suggerisce al cristiano di mettersi ancora una volta alla presenza di Dio per ringraziarlo della giornata trascorsa e chiedergli perdono delle eventuali mancanze o omissioni.
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