Due semi erano insieme nella terra appena seminata.
Il primo disse all'altro:"Voglio crescere! Voglio che le mie radici arrivino molto in fondo e che i miei germogli rompano la superficie della terra che mi ricopre... Voglio spiegare i miei teneri germogli come bandiere per annunciare l'arrivo della primavera... Voglio sentire il calore del sole sul mio viso e la carezza della rugiada mattutina sui miei petali".
E fu così che crebbe.
Il secondo seme disse:"Ho paura... Se permetto che le mie radici vadano verso il basso, non so che cosa troverò nell'oscurità. Se mi faccio strada attraverso il suolo duro, posso danneggiare il miei germogli delicati... e se lascio che i miei boccioli si aprano ed un serpente tenta di mangiarli? Inoltre, se aprissi i miei petali, un bambino piccolo potrebbe strapparmi dal suolo. No, non lo farò, mi conviene aspettare fino a quando sarò al sicuro!".
Ed allora attese. In quel momento, un uccello che volava su quel luogo alla ricerca di cibo, trovò il seme che decise di aspettare, e subito lo divorò.
Questa storiella vuole ricordarci che, chi si rifiuta di correre rischi non volendo crescere, ben presto sarà inghiottito dalla vita.
E' importante che riflettiamo su questo messaggio: forse qualche volta vale la pena rischiare qualcosa.
Viviamo con più fiducia, confidando in Gesù, sapendo in anticipo che tutto ci andrà bene, come ci ha promesso Lui.
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sabato 9 maggio 2009
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