Umiltà di Gesù: a Betlemme, a Nazaret, sul Calvario... —Ma la sua umiliazione e il suo annichilimento sono maggiori nell'Ostia Santissima: più che nella stalla, che a Nazaret, che sulla Croce. Perciò, quanto sono obbligato ad amare la Messa! (La “nostra” Messa, Gesù...). (Cammino, 553)
Figli miei, riempitevi di stupore e Di gratitudine davanti a questo mistero, e imparate: tutta la potenza, tutta la maestà, tutta la bellezza, tutta l'armonia infinita di Dio, le sue grandi e incommensurabili ricchezze, un Dio tutt'intero, si è celato nell'Umanità di Cristo per servirci. L'Onnipotente si mostra risoluto ad offuscare per un certo tempo la sua gloria, per facilitare l'incontro redentore con le sue creature.
Dio nessuno l'ha mai visto — scrive san Giovanni Evangelista —; proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato [Gv 1, 18], presentandosi allo sguardo attonito degli uomini: dapprima, come un neonato, a Betlemme; poi, come un bambino uguale agli altri; più tardi, nel tempio, come un adolescente assennato e sveglio; e, alla fine, con la figura amabile e attraente del Maestro, che faceva breccia nei cuori delle folle che lo seguivano con entusiasmo. (Amici di Dio, 111).
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