Don Bosco era un santo che voleva bene ai ragazzi e voleva soprattutto aiutarli ad essere buoni e crescere nella vita cristiana. Per questo spiegava loro quanto fosse importante il sacramento della confessione.
Proprio a questo scopo raccontò una volta ai suoi ragazzi questo sogno singolare.
Sognai di trovarmi in chiesa, in mezzo a una moltitudine di ragazzi che si preparavano alla confessione. Parecchi di loro attorniavano il mio confessionale.
A un tratto vidi, con enorme sorpresa, che molti di quei ragazzi avevano tre cordicelle intorno al collo.“Perché porti quelle cordicelle al collo?” domandai a uno.“Toglile!”. “Non posso” rispose. “C’è qualcuno che le tiene, dietro di me”.
Mi avvicinai ancora e vidi che dietro alle spalle del ragazzo spuntavano due lunghe corna;guardai meglio e mi accorsi che le cordicelle erano strette negli unghioni di una brutta bestia con un espressione orribile.
Mandai subito un chierichetto a prendere il secchiello dell’acqua santa. Notai nel frattempo che numerosi altri ragazzi avevano il mostriciattolo alle spalle.
Brandendo l’aspersorio come un’arma, chiesi a uno degli animali: “Chi sei?”.
La bestia digrignò i denti, si contorse in modo spaventoso e così scoprii che teneva in mano le tre cordicelle come fossero i fili di una marionetta.
“Che cosa fai con quelle tre cordicelle? Parla, altrimenti ti getto addosso l’acqua benedetta!”.
Il mostro si rannicchiò spaventato.
“La prima trattiene i ragazzi dal confessare tutti i loro peccati” rispose tremando.“E la seconda?” “La seconda fa scomparire ogni pentimento”. “La terza?”. “Non te lo voglio dire!” replicò bruscamente la bestiaccia. “E allora ti faccio il bagno con l’acqua benedetta” dissi io.“No, no! Parlerò...La terza impedisce ai ragazzi di fare un vero proposito di cambiamento e di ascoltare le parole del confessore”.
Oramai ne sapevo abbastanza. Alzai l'aspersorio e innaffiai di acqua santa lui e i suoi compagni.
In un attimo scomparvero, lanciando urla così stridenti che mi svegliai..."
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mercoledì 1 dicembre 2010
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